La nostra storia

Irsina ha origini antichissime, con insediamenti che risalgono probabilmente all’epoca romana e anche prima. Il nome antico del paese era Montepeloso, che si pensa derivi dal latino mons pilosus, cioè “monte peloso”, per la vegetazione folta che ricopriva le sue colline.

Nel Medioevo, Montepeloso fu un importante centro fortificato. La sua posizione strategica sulle colline lucane lo rese un punto chiave di controllo territoriale. Fu conteso da varie signorie e feudi durante le guerre medievali.

Nel corso dei secoli, il borgo visse un lento declino, ma mantenne un’importante tradizione agricola e pastorale. Solo nel 1895 il nome fu cambiato ufficialmente da Montepeloso a Irsina, forse per dare nuova identità al paese, legata alla parola latina hirpus (lupo).

Durante la Seconda guerra mondiale, come molti borghi del Sud Italia, subì diverse difficoltà ma ha conservato intatta la sua struttura storica.

La nostra storia

Passeggiare per il suo centro storico è come entrare in un libro di storia: ogni angolo conserva l’anima medievale del paese, con case in pietra, archi antichi, scalinate strette e silenziose piazzette che si aprono all’improvviso sul paesaggio rurale circostante.

Il cuore spirituale e artistico di Irsina è la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Costruita nel XIII secolo, è una delle chiese più importanti della regione, non solo per la sua architettura ma anche per la straordinaria presenza di una statua in pietra policroma di Sant’Eufemia, patrona del paese. Questa statua è attribuita a Andrea Mantegna, un fatto sorprendente dato che il celebre pittore e scultore rinascimentale non è solitamente associato al Sud Italia. Questa opera, rara e preziosa, attira studiosi e appassionati d’arte da tutto il mondo.

La nostra storia

Proseguendo nella visita, si incontra la Chiesa di San Francesco, un altro edificio ricco di fascino, con il suo stile gotico e un interno semplice ma suggestivo. Al suo interno si possono ancora ammirare affreschi antichi e dettagli architettonici che raccontano la devozione religiosa della comunità irsinese nei secoli.

Il borgo è circondato da antiche mura, con porte d'accesso ancora ben conservate, come la Porta Sant’Angelo, che testimoniano il passato difensivo della cittadina. Camminando lungo il perimetro del centro storico, si arriva ai belvedere, punti panoramici da cui lo sguardo si perde tra i campi coltivati, gli uliveti e le dolci colline lucane. Al tramonto, questi panorami si tingono di oro e rosso, offrendo uno spettacolo naturale di rara bellezza.

La nostra storia

Non mancano poi le tracce del passato nobiliare di Irsina, come il Palazzo Vescovile e gli antichi palazzi signorili sparsi per il centro. Alcuni sono stati restaurati e ospitano mostre temporanee, eventi culturali o piccole gallerie d’arte, segno di una rinascita lenta ma significativa, che attira anche artisti e stranieri in cerca di autenticità.

Oltre al patrimonio artistico e architettonico, Irsina offre anche un’immersione nei sapori della tradizione. Le trattorie locali propongono piatti semplici ma ricchi di gusto, come pasta fatta a mano, formaggi stagionati, legumi del territorio e dolci antichi come le scarpette e i calzoncelli ripieni.

Irsina, in definitiva, è un luogo dove la storia, l’arte, la spiritualità e la natura convivono armoniosamente. Non è un posto da visitare di fretta: va vissuto con lentezza, lasciandosi guidare dal silenzio delle sue strade, dal profumo del pane appena sfornato, e dallo sguardo curioso di chi, da queste parti, accoglie ancora i visitatori come si faceva un tempo.